venerdì 24 gennaio 2014

A TALAMONA SI BEVE LA BIBITA DEL PAPA


Alcuni mesi fa i giornali nazionali hanno parlato del mate , come bibita speciale consumata dal Papa. Una bibita dissetante he  noi talamonesi conosciamo  benssimo e consumiamo spesso. I talamonesi infatti ,espatriati in Argentina, hanno avuto modo di conoscere ed apprezzare questa bevanda e tornati a Talamona l’hanno introdotta nelle proprie abitudini alimentari riuscendo a farla apprezzare anche ad altri concittadini. In diverse famiglie talamonesi si prepara quotidianamente aggiungendo all’acqua bollente un cuchiaino di questa erba (reperibile in tutti i negozi del paese) e, dopo averla lasciata bollire per alcuni secondi, si filtra ed è subito pronta una bevanda dal gusto caratteristico, ricca di preziose sostante nutrienti.
 

Si consuma calda, aggiungendo burro o vino o latte e generalmente inzuppando pane. Un tempo veniva anche consumata fredda, come bibita dissetante, soprattutto durante la fienagione. Tradizionalmente si prepara in recipienti particolari (di zucca, di terra cotta), aspirandola con la bombilla, specie di cannuccia di legno o meglio di metallo, allargata alle estremità e bucata per far passare il liquido e separarlo dalle foglie. Le foglie del Mate sono ricche di sostanze naturali e praticamente prive di calorie. Ma per meglio conoscere le proprietà di questo infuso consumato da molti talamonesi riporto  alcune informazioni pubblicate sul giornale on-line Panorama. it.

“Bere il mate in Argentina non è solo un’abitudine sociale, è un “infuso di filosofia” che si innesta nel profondo della cultura popolare. Al mate sono ispirate leggende, poesie, canzoni, letteratura, pittura e proverbi. È per questo che consumare questa bevanda è vivere un sim- bolo, è creare uno spazio all’interno del quale si può ritrovare il tempo rubato e la voglia di comunicare attraverso un rituale quotidiano.

   Stimolo e ispirazione per gli intellettuali, rafforzamento della memoria e dell’equilibrio psico-fisico per chi si applica allo studio, naturale forza fisica e pura energia per lavoratori o sportivi o, semplicemente, animo e spirito per chi cerca di resistere agli stress della vita: il mate è bevuto a ogni ora della giornata oltre a essere un rituale che rafforza i legami. Ma dietro al rituale c’è l’evidenza scientifica delle proprietà benefiche di questa “erba straordinaria. Da recenti studi il mate -oltre a essere un tonico e un anti-depressivo- risulta contenere vitamina C e sali minerali (soprattutto potassio, rame, zinco, magnesio, manganese, alluminio, calcio e ferro) e possedere undici polifenoli che aiutano a prevenire l’invecchiamento. Inoltre grazie alla mateina, sostanza simile alla caffeina di cui è ricco, ha un potere energizzante senza gli effetti collaterali del caffè, che stimola il sistema nervoso centrale e favorisce la concentrazione. Il mate è anche usato come disintossicante: le sue proprietà diuretiche, infatti, consentono il drenaggio del sistema circolatorio e renale; l’alto contenuto di potassio, sodio, magnesio, vitamine A, B1, B2, carotene, aminoacidi, oltre a fornire un’ottima integrazione alimentare all’organismo, favorisce e promuove l’equilibrio metabolico”.
E così scopriamo che questa umile bevanda, che noi talamonesi continuiamo a consumare da tempo, è un concentrato di sali minerali, ma soprattutto ci aiuta a prevenire l’invecchiamento.